Speakers’ Corners 2025

Al confine tra flash mob e spettacolo teatrale diffuso, l’evento vede il centro della città popolato da tutti i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al laboratorio e che, come a Hyde Park a Londra, salgono su un podio improvvisato, una cassetta della frutta ribaltata, dalla quale prendono la parola per coinvolgere, condividere e dibattere le idee emerse nel percorso con spettatori e passanti.  

Gli Speakers’ Corners, evento conclusivo del percorso dei laboratori, si è svolto sabato 12 aprile 2025 alle 16.30 in Piazza Maggiore a Bologna.  

A Londra, a Hyde Park, lo Speakers’ Corner è un’istituzione. A Bologna, per un giorno, la città intera diventa teatro. 
Non serve molto: una cassetta della frutta, una voce, qualcuno disposto a parlare e qualcun altro disposto ad ascoltare. Un flash mob che non è davvero un flash mob, un evento pubblico che è anche uno spettacolo diffuso. 
Perché il teatro c’è, anche quando non lo riconosciamo. C’è nelle ragazze e nei ragazzi che parlano di scuola, di futuro, di paure, di rabbia. C’è nei passanti che si fermano per caso e, senza volerlo, si ritrovano a pensare. 
Il teatro c’è, anche quando non ce ne accorgiamo. Dopotutto, in tutte le magie che si rispettino, il trucco c’è ma non si vede. 
Speakers’ Corners è un evento al confine tra flash mob e spettacolo teatrale diffuso, tra assemblea cittadina e laboratorio di immaginazione civica. 
Sabato 12 aprile 2025, centinaia di cassette di legno hanno riempito Piazza Maggiore, rappresentando simbolicamente i palchi da cui le studentesse e gli studenti del progetto fanno sentire la loro voce. 

Quattrocento progetti, nati in questi mesi di lavoro svolto in classe grazie a decine di guide del Teatro dell’Argine, su cinque parole chiave: Fragilità, Collaborazione, Futuro, Relazioni, Orizzonti. 
Quattrocento proposte concrete su inclusione, viabilità, cura dei beni comuni, parità dei diritti, ecologia, economia circolare, consumo etico, trasporti, accoglienza, energie rinnovabili e su decine di altri temi ritenuti prioritari per costruire una città più sostenibile, equa e inclusiva. 
E per far sentire la loro voce. 
Muoversi all’interno della piazza e ascoltare quello che hanno da dirci è ed è stata dunque un’occasione unica per leggere il futuro con gli occhi delle nuove generazioni. 
E questo è poetico. E questo è politico.

con le classi delle Scuole Secondarie di II grado di Bologna che hanno preso parte ai laboratori di teatro e cittadinanza attiva 2024-25

I.I.S. Aldini Valeriani 4^ACM, I.I.S. Serpieri 3^P e 4^P, Liceo Ginnasio L. Galvani 2^O, Liceo Scientifico A. Righi 4^U, CEFAL Emilia-Romagna 3^Elettronica e 3^Ristorazione, Liceo Scientifico A. B. Sabin 3^O, Liceo Scientifico N. Copernico 3^V, Liceo Scientifico E. Fermi 3^I e 3^H, Liceo Laura Bassi 3^F, I.I.S. Belluzzi – Fioravanti 4^CI, I.I.S. Manfredi – Tanari 4^DT, I.I.S. Rosa Luxemburg 5^AA, I.P.S.A.S. Aldrovandi Rubbiani 4^DM 

e con i gruppi dei quartieri di Bologna che hanno preso parte al percorso 

con la partecipazione di sei adolescenti dei gruppi di teatro dell’ITC Studio  

a cura del Teatro dell’Argine 

laboratori nelle scuole e nei quartieri a cura di Clio Abbate, Giacomo Armaroli, Caterina Bartoletti, Nicola Bonazzi, Riccardo Canzini, Micaela Casalboni, Lea Cirianni, Mattia De Luca, Giulia Franzaresi, Paolo Fronticelli, Laura Gnudi, Biljana Hamamdzieva, Francesco Izzo Vegliante, Francesco Lolli, Irene Montanari, Andrea Paolucci, Ida Strizzi